Era già trapelato qualcosa nelle scorse ore e questa mattina si è avuta la conferma definitiva dell’incontro tra il segretario del Partito Democratico Enrico Letta, il Ministro della Salute Roberto Speranza in qualità di esponente di Liberi e Uguali e il leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte. Inizialmente si pensava che l’incontro potesse avvenire presso gli uffici di Enrico Letta, ma in realtà il tutto si è svolto direttamente da Giuseppe Conte. L’incontro aveva come scopo quello di chiarire al meglio le varie posizioni dei partiti e soprattutto di capire se il fronte era unito contro la nomina di Silvio Berlusconi come possibile prossimo Presidente della Repubblica.

Il fronte comune contro Silvio Berlusconi

L’incontro di questa mattina avvenuto direttamente a casa dell’ex premier Giuseppe Conte, aveva lo scopo di unire il centrosinistra e di far emergere un fronte unico contro la richiesta di centrodestra per la scelta di Silvio Berlusconi come candidato alla Presidenza della Repubblica. Il fronte è unito nel dire che Berlusconi non è il candidato giusto, facendo chiaramente trapelare l’assoluta volontà di fermare in qualsiasi modo questa candidatura. Berlusconi è visto proprio come un ostacolo che deve essere superato, per poter presentare una personalità che valga la pena far salire al colle.

Sono soprattutto i pentastellati ad aver chiarito che per loro la candidatura di Silvio Berlusconi è inaccettabile e che non è proprio nemmeno un candidato presentabile. La minaccia del partito di Giuseppe Conte è proprio quella di uscire dall’aula durante la votazione, se necessario. Questo pur di non avere il Cavaliere come possibile candidato.

L’incontro Letta, Speranza, Conte

Il vertice con gli altri leader di partito è stato fortemente voluto da Giuseppe Conte, questo per fortificare al massimo l’asse contro il centrodestra e la scelta della candidatura di Silvio Berlusconi. L’incontro, durato due ore, sembra aver dato degli ottimi frutti. Il fronte comune sembra compatto e a questo primo incontro dovrebbe seguirne un altro nei giorni immediatamente precedenti al primo scrutinio.

È soprattutto il movimento 5 stelle ad aspettarsi un ritiro della candidatura da parte del centrodestra, che dal canto suo non sembra più davvero così convinto nella scelta. Salvini infatti, nella giornata di ieri, ha chiesto a Berlusconi di sciogliere il riserbo sulla candidatura. Ha anche aggiunto che, nel momento in cui Berlusconi rinunciasse, allora avrebbe in serbo un nome in grado di mettere d’accordo la maggioranza del governo.

Era trapelato anche il nome di Mario Draghi, soprattutto da sinistra. Tuttavia il Movimento 5 stelle vorrebbe evitare di togliere Draghi da Palazzo Chigi per dare continuità, ma serve un candidato non troppo divisivo in grado di mantenere questa maggioranza compatta. E’ infatti fondamentale scegliere un buon candidato, ma senza far crollare il governo.

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