Il Coronavirus non sembra voler arrestare la sua corsa e man mano si sta espandendo in tutta l’Italia e in tutto il mondo. Le regioni del nord e in particolare Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia sono di certo le più colpite, ma purtroppo anche le regioni del sud devono fare i conti con questa emergenza. Anche in Sicilia stanno man mano aumentando sempre di più i casi di Coronavirus, che ora sono arrivate a 21.

Il Coronavirus in Sicilia

Anche nell’isola, dove il virus era arrivato proprio a causa di una turista del nord, il contagio si sta diffondendo. Le persone contagiate ad oggi sono sei, di cui 5 sono ricoverati e  seguiti a livello domiciliare. Solo nella giornata di oggi i positivi sono stati sei in più rispetto a ieri e si teme che il numero possa crescere.

Purtroppo le misure di sicurezza sono arrivate anche qui, ma il contagio è molto facile ed è probabile che nuovi casi si presentino più avanti. Non sembrano esserci però focolai autoctoni e il focolaio è sempre lo stesso del nord Italia. Una notizia di certo rassicurante, ma non a fronte della situazione davvero drammatica.

Nella regione Sicilia e in particolare nei Policlinici di Catania e Palermo, dall’inizio dell’emergenza sono già stati fatti 440 tamponi. Di questi 404 erano risultati negativi al Coronavirus e 15 confermati. Si parla di 21 campioni di cui 4 già validati, uno di questi nella città di Catania e tre a Palermo. Al momento non ci sono ulteriori aggiornamenti. Si avranno altre notizie nella giornata di domani.

Primo focolaio europeo in Germania

Mentre in Italia si fa la corsa ai ripari e molte sono le misure restrittive che anche gli altri paesi hanno preso nei nostri confronti, anche in Europa si sta man mano facendo i conti con il contagio. Le notizie che arrivano dalla Germania, inoltre, aprono lo spiraglio a scenari ben diversi da quelli iniziali, dove sarebbe l’Italia il primo focolaio.

Facendo infatti ricerche genetiche accurate sul DNA del virus, si è scoperto che la prima apparizione europea risale al 24 gennaio ed è avvenuta in Germania. Sembra che il primo ad essere stato contagiato sia infatti stato un ragazzo di Monaco di 33 anni, che per lavoro aveva dovuto incontrarsi con una collega di Shangai.

La donna non avrebbe mostrato alcun sintomo quando si trovava a Monaco poichè il virus era ancora in incubazione. Esso sarebbe apparso nel viaggio di ritorno in Cina, quando la donna è stata poi sottoposta ai test. Uno scenario che dunque è ben diverso da quello che si era visto fino ad ora e che voleva l’Italia come primo focolaio.

Il virus era quindi già in Europa molto tempo prima e ha potuto agire indisturbato per diverso tempo, favorendo il contagio a macchia d’olio che ora ci si ritrova ad affrontare.

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