Purtroppo le buone notizie che riguardavano la sorte del giovane nuotatore Manuel Bortuzzo non sono arrivate. Nella giornata di ieri i medici hanno purtroppo confermato che per il giovane la lesione midollare in seguito al ferimento con un colpo di pistola era completa e irreversibile. Con i mezzi attuali non si è in grado di aiutare questo giovane ragazzo di 20 anni, promessa del nuoto, a tornare a camminare. Un colpo dio pistola vagante l’aveva colpito alla schiena qualche giorno fa in quel di Roma mentre stava facendo rifornimento al distributore. Nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi, il giovane è rimasto comunque gravemente ferito e adesso si sta cercando di fare chiarezza sulla vicenda.

L’aggressione a Manuel Bortuzzo

Durante il sopralluogo delle Forze dell’Ordine nei dintorni di piazza Eschilo, dove è avvenuto il ferimento, è stata ritrovata l’arma con cui il giovane è stato ferito. La pistola è una calibro 38 che è stata abbandonata in un prato nei dintorni dall’aggressore in fuga. Secondo le prime indagini sulla pistola sarebbero presenti delle impronte, fondamentali per risalire all’aggressore.

Dalle impronte si spera di riuscire a risalire all’identità di chi ha ferito Manuel e si sta seguendo questa pista anche tenendo in considerazione il mezzo di trasporto utilizzato. L’aggressore o gli aggressori, erano in scooter quando sono passati e hanno sparato. Si sta cercando di ricostruire tramite gli interrogatori dei testimoni che tipo di scooter fosse per avere qualche dato utile in più.

Ritrovato lo scooter degli aggressori

Una delle persone di certo chiave per questa indagine è la fidanzata di Manuel, con lui la notte degli spari. La ragazza è sotto shock, come confermano i genitori. La ragazza, come hanno riferito i genitori, non fa altro che ripetere ciò che è accaduto quella sera con terrore e incredulità. Lei è una dei testimoni che di certo possono chiarire alcuni punti ancora oscuri della vicenda.

Per quanto riguarda lo scooter, però, ci sarebbero novità davvero incredibili. Lo stesso sarebbe stato ritrovato da un inviato del programma “Chi L’ha Visto” non lontano. l’inviato avrebbe trovato uno scooter ormai carbonizzato non molto distante dal luogo dell’aggressione. Probabilmente gli aggressori sono fuggiti e poi hanno pensato di eliminare tutte le tracce dando fuoco al mezzo di trasporto.

Ovviamente al momento non c’è nulla di certo ma è molto probabile che il mezzo ritrovato sia davvero collegato al fatto. La Polizia ora sta facendo i rilievi necessari per poter affermare con certezza se quello fosse il mezzo incriminato. Secondo le testimonianze di alcuni presenti gli aggressori sarebbero due, uno indossava un casco bianco e l’altro era senza casco. La capigliatura di quest’ultimo descritta come “a scalini” potrebbe essere un buon indizio per risalire ai due aggressori che hanno rovinato la vita del giovane Manuel Bortuzzo.

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