Gli scavi di Pompei sono iniziati a metà del Settecento, ma anche a distanza di secoli dalla città travolta dalla lava continuano a far emergere nuovi reperti, e qualche giorno fa è emersa una casa del ceto medio con diversi oggetti. Per saperne di più, si può continuare a leggere questa pagina.

La casa rinvenuta

E’ stata annunciata non molti giorni fa la scoperta di una casa del ceto medio a Pompei, situata nel retro del “giardino incantato”, rinvenuto nel 2018, ossia uno spazio dipinto che comprende un grande lanario, e tali ambienti sono nella Regio V dell’area Nord. La casa comprendeva cinque stanze di piccole dimensioni, una cucina ed un bagno.

Questa abitazione doveva essere stata presa in affitto da una famiglia, ed è posizionata in un luogo più marginale rispetto a quelle benestanti, e quindi comune a molte altre della città. Gabriel Zuchtriegel, direttore degli scavi archeologici di Pompei dal 2021, ha così descritto l’ambiente: “Si riuscì a far adornare il cortile con il larario e con la vasca per la cisterna con pitture eccezionali ma evidentemente i mezzi non bastavano per decorare le cinque stanze della casa, una delle quali fungeva da deposito. Nelle altre stanze, due al piano superiore e raggiungibili tramite un soppalco, abbiamo trovato un misto di oggetti, alcuni di materiali preziosi come il bronzo e il vetro, altri di uso quotidiano. I mobili di legno di cui è stato possibile eseguire dei calchi sono di estrema semplicità. Non conosciamo gli abitanti della casa ma sicuramente la cultura dell’ozio a cui si ispira la meravigliosa decorazione del cortile per loro era più un futuro che sognavano che una realtà vissuta”.

Gli oggetti rinvenuti

Come ha dichiarato Zuchtriegel, nella casa scoperta sono emersi diversi oggetti di uso comune, ed in particolare si è conservato bene un armadio ligneo con quattro ante, trovato nella parte superiore della casa, così come altri oggetti, tra cui un bruciaprofumi ed un gruppo unico di sette tavolette cerate legate da un cordino. Nel suddetto armadio si trovavano delle ceramiche, ben conservate, ed un piccolo set di forme di bronzo, tra cui un bacile, ossia il pelvis e due brocche di bronzo.

Non sono stati, tuttavia, l’unica scoperta: dietro la spalle della Domus del lanario, vi era un’altra casa, della quale è stato rinvenuto il parziale crollo del controsofitto, che include un cuore di malta.

E’ ancora presto per sapere quando si potrà visitare il nuovo sito. Il direttore degli scavi ha dichiarato che si dovrà prima mettere in sicurezza, e dopo si potrà raggiungere tramite un percorso sulla strada della casa di Lucrezio Frontone. Tale scoperta è importante in quanto racconta una realtà che non è stata molto narrata finora, e permetterà di far vedere come viveva una famiglia non molto ricca.

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