Agghiaccianti le notizie che arrivano da una OnlusReggio Emilia che vedono la procura indagare sull’operazione denominata “Angeli e Demoni” che riguarda maltrattamenti sui minori avvenuti a Torino in una nota onlus. secondo le prime notizie, infatti, sarebbero sotto accusa il sindaco nonché tutti gli assistenti sociali di questa onlus della provincia torinese rei di aver praticato l’elettrochoc ad alcuni bambini.

L’indagine “Angeli e Demoni” a Reggio Emilia

Le indagini della procura di Reggio Emilia erano portate avanti da diverso tempo dal pm Valentina Salvi. Il pm ha coordinato ed emanato l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di liberi professionisti, politici, ma anche assistenti sociali e medici. Questi soggetti sarebbero responsabili di tremendi maltrattamenti ai danni di minori i  una onlus della provincia del capoluogo piemontese.

Molti sono anche gli psicotearpeuti9 indagati per maltrattamenti che sarebbero sia fisici che psichici. Tutte queste figure avrebbero collaborato per mettere insieme un traffico assolutamente terribile e illecito di bambini a cui veniva praticato il lavaggio del cervello. Tra le tecniche utilizzate l’elettrochoc che sottopone i bambini a violenze fisiche inaudite.

Lo scopo dell’elettrochoc della onlus di Reggio Emilia

Gli psicoterapeuti, durante le loro sedute, sottoponevano i bambini a veri e propri lavaggi del cervello fatti grazie all’uso di impulsi elettrici. In questo modo si voleva cercare di alterare la memoria del bambino, soprattutto nei giorni in cui c’erano colloqui giudiziari ravvicinati. La rete di questi traffici è davvero molto imponente e pare che coinvolga tutta Italia.

Gli arresti sono infatti avvenuti anche in quel di Reggio Emilia dove ben 18 persone sono finite sotto misure cautelari. Anche in questo caso diverse sono le personalità che sono finite sotto accusa tra politici, assistenti sociali, medici e anche il sindaco di Bibbiano. La rete è probabile che sia molto più estesa e le indagini su “Angeli e Demoni” sono ancora in corso.

Il terribile scopo di queste onlus era quello di far credere ai bambi9ni di aver subito maltrattamenti e abusi da parte delle famiglie affinché venissero dati poi in affido. L’elettrochoc doveva proprio servire ad inculcare nella loro testa queste esperienze negative inesistenti, che avrebbero dovuto farli allontanare dalla famiglia.

Dopo il lavaggio del cervello e dunque i colloqui giudiziari a sfavore dei genitori, ingiustamente accusati, i bambini venivano dati agli assistenti sociali che potevano reindirizzarli verso altre famiglie. Le famiglie di destinazione dei bambini erano persone conosciute e amiche degli assistenti. Il giro illecito puntava proprio a pilotare le adozioni con false testimonianze ai danni dei minori e delle loro famiglie.

La vicenda ha lasciato sconvolta l’opinione pubblica e indispettito nei confronti dei metodi utilizzati. Le indagini continuano e i bambini che hanno subito questi terribili maltrattamenti verranno a loro volta seguiti per poter recuperare da questa immane tragedia che è loro capitata.

 

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