Nella tarda serata di ieri sembra essere arrivata finalmente la conferma che il governo si aspettava sul Recovery Plan. La maggioranza ha infatti ricevuto l’ok anche da Italia Viva e da Renzi, incoraggiati anche dalle parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Renzi ha sottolineato che non è sua intenzione far cadere il governo, ma che le risorse devono essere gestite in maniera differente ed è necessario tutelare i cittadini in maniera differente. Di certo però, quello che non manca sono le scintille con il Premier Giuseppe Conte, che a sua volta mostra disponibilità ma anche fermezza.

Il Recovery Plan

Al momento anche il nome è cambiato da Recovery Plan, si è passati a “PNRR”, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il concetto tuttavia non cambia, questo è un piano che si occupa di distribuire le risorse date dall’Europa all’Italia, per far fronte alla gestione della pandemia da Covid 19 che ha purtroppo messo in ginocchio il nostro sistema economico, già molto compromesso.

Un grande punto di scontro è senza dubbio quello del settore sanitario, a cui sono stati riservati solamente 20 miliardi, a fronte delle risorse riservate agli altri settori. La maggior parte di risorse è stata infatti destinata alla transizione ecologica e rivoluzione verde, con 68.9 miliardi di euro. Per la digitalizzazione del paese, competitività e cultura e innovazione sono stati destinati ben 46 miliardi. 31 miliardi circa sono stati destinati alle infrastrutture, affinchè si possano rimodernare e si possa puntare ad una mobilità sostenibile. Alla ricerca e istruzione sono stati destinati 28 miliardi e 21 per l’inclusione e la coesione.

Il totale a cui ammonta il Recovery Plan si ferma a 222.9 miliardi di euro in totale. Una somma considerevole che senza dubbio è in grado di aiutare il nostro paese a dare una svolta e a ripartire. Tuttavia la bozza del documento preparata dal Ministero dell’Economia, non specifica le modalità con cui verranno gestite queste risorse e nemmeno da chi.

L’ok di Italia Viva e Renzi

Uno scoglio insormontabile sembrava l’accordo da trovare con Renzi e la sua Italia Viva. Gli attriti con la maggioranza sono ormai ad un punto in cui ritornare indietro è davvero difficoltoso. Renzi contesta il fatto che andrebbero gestite in maniera differente le risorse e soprattutto che Conte vuole governare e decidere da solo. Di fatto senza curarsi degli altri.

Renzi ha sempre sottolineato di aver appoggiato questo governo e aver contribuito alla sua creazione per evitare che Salvini prendesse i pieni poteri, cosa che secondo lui sta facendo in modo analogo il Premier Conte. Renzi non approva lo stile di Conte e minaccia la crisi, che ormai sembra inevitabile. Nonostante Matteo Renzi non voglia rendere la situazione del paese ancora più difficile in questo delicato momento, si dice comunque pronto ad aprire la crisi se necessario.

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