Tramite i social ormai tutti si sentono in diritto e soprattutto in dovere di commentare qualunque avvenimento e comportamento. Moltissimi sono coloro che addirittura litigano tramite social e che si scambiano battute davvero poco felici che rimangono visibili a tutti. La polizia postale è spesso tirata in causa per bloccare alcuni profili ritenuti offensivi o inadeguati ma fino a qualche tempo fa non era prassi mettere l’accento su chi apostrofava con insulti espliciti altre persone. Da un pò di tempo a questa parte, però, ecco che stanno arrivando le prime condanne. Una di queste sentenze che condanna un post offensivo su Facebook è stata proprio emessa in quel di Marsala.
Il post su Facebook
La vicenda coinvolge due persone che sono state condannate a risarcire una donna presa di mira su un gruppo Facebook locale per un suo presunto comportamento poco elegante ad una festa. L’autrice del post è una ragazza che ha definito la donna presa di mira come “Gallo Cedrone” dopo averla vista in un locale. A questo insulto è seguito quello di un amico della ragazza autrice del post che ha rincarato la dose continuando ad insultare la vittima.
La persona denigrata è rimasta ignara della vicenda fino a quando non ha per caso visto questo post. La donna ha subito capito che i due stavano facendo riferimento a lei e dunque ha deciso di sporgere denuncia per diffamazione. La giustizia ha fatto il suo corso e da qualche giorno è arrivata la condanna per i due diffamatori.
La condanna del Tribunale di Marsala
I due malcapitati che hanno deciso di deridere la vittima pensando di farla franca hanno questa volta sbagliato. I due infatti sono incappati in una denuncia che ha effettivamente portato ad una condanna per diffamazione della donna presa di mira. Se l’autrice del post è stata condannata dal Tribunale di Marsala a versare 300 euro di risarcimento, l’uomo che ha continuato le offese è stato condannato a risarcire 400 euro. La pensa per lui è stata più severa perchè già conosciuto dalle forze dell’ordine e pregiudicato.
Di certo le somme sono importanti ma non eccessive e proporzionali alle offese ricevute. Quello che è certo è che questa vicenda serve da monito per tutti proprio per imparare ad evitare di insultare le persone tramite social. Oltre ad essere una prassi terribile e che può davvero scatenare litigi che, purtroppo, possono trasportarsi anche nella realtà, è diventato un reato punibile. Non bisogna pensare che tutto sia possibile solo perchè ci si trova dietro ad una tastiera. E’ importante che si impari a comportarsi e soprattutto a moderare i termini e a non offendere le persone. Questo andrebbe fatto a prescindere dalla paura di ricevere una sanzione ma, nel caso, la sanzione arriva.