Questa mattina gli studenti della scuola superiore della città di Marsala hanno manifestato con un corteo di protesta per i loro diritti. Partita nelle prime ore della mattinata, la manifestazione è proseguita fino all’ora di pranzo terminando in Piazza Loggia. I ragazzi, durante il loro percorso, hanno fatto tappa di fronte al Palazzo del Comune. L’intento era quello di entrare almeno nell’atrio, cosa che è stata impedita dai Vigili urbani.
Dopo essere partiti per il corteo la tappa obbligata era proprio quella di Via Garibaldi e del Comune. I ragazzi volevano far sentire forte la loro voce proprio all’interno delle aule comunali, che però era off limits. Anche l’atrio è stato chiuso dai Vigili Urbani per precauzione e quindi la protesta si è limitata alla strada di fronte al Palazzo comunale.
La protesta è stata composta e fortunatamente nessuno si è fatto male ma è stata sentita ovunque. La marcia era accompagnata da tamburi che scandivano il passo e gli urli di protesta. Gli slogan si sono rapidamente sparsi per tutte le vie della città e tutti hanno potuto vedere il fiume di pacifici manifestanti nel centro di Marsala.
La protesta ha raggiunto il suo culmine sotto a Palazzo VII Aprile proprio in Piazza della loggia dove i tamburi sono diventati più insistenti. Gli slogan accompagnati dai tamburi e dalle grida dei ragazzi sono durati per un buon lasso di tempo, dopodiché i ragazzi sono compostamente tornati alle proprie case. Il bilancio è stato positivo per tutti poiché i ragazzi sono stati liberi di manifestare e l’hanno fatto nella maniera più corretta e senza creare disagi o problemi.
I motivi della protesta a Marsala
La protesta degli studenti del liceo Scientifico di Marsala ha come scopo quello di ribadire i propri diritti e di farsi sentire. I ragazzi hanno voluto far capire che sono pronti a combattere per affermare i loro diritti a livello sociale, sia locale che nazionale.
Mai come in questo momento storico i giovani stanno tornando nelle piazze per protestare per i loro diritti. Dopo forse qualche generazione che aveva dato per scontato alcuni diritti acquisiti e che quindi aveva predisposto una “tregua sociale”, oggi purtroppo talvolta serve tornare a farsi sentire. Soprattutto i più giovani, che hanno davanti un lungo avvenire, devono tornare a combattere attivamente per i propri diritti.
Non bisogna avere la convinzione che ci sia qualcun altro che combatta per noi e quindi è giusto combattere in quello che si crede. Gli studenti di Marsala l’hanno fatto per i loro diritti a tutti i livelli. E’ importante la battaglia a livello nazionale ma anche a livello locale. I diritti vanno preservati e le libere opinioni espresse, l’importante è sempre farlo nella giusta misura e nella giusta maniera.