Dopo gli accurati controlli fatti a San Vito Lo Capo, che hanno evidenziato una situazione problematica per almeno una pescheria/ ristorante su 3 per quanto riguarda il prodotto ittico, purtroppo anche a Marsala la situazione non è migliore. La Guardia Costiera ha infatti adottato un protocollo rigido di controlli nei punti vendita nella città siciliana riscontrando moltissime irregolarità.

 

Controlli sul prodotto ittico a Marsala

La Guardia Costiera ha effettuato, nei giorni passati, controlli importanti in diversi punti vendita di prodotto ittico nella città di Marsala, riscontrando non poche non conformità. Su circa 30 punti vendita, infatti, circa 10 hanno subito delle pesanti sanzioni a causa delle non conformità riscontrate sul pesce in giacenza in loco.

Le non conformità riguardano due diversi aspetti del prodotto ittico: uno riguardante la tracciabilità e in secondo luogo per la scadenza.
Molti dei prodotti, infatti, sono stati trovati con delle irregolarità dal punto di vista della tracciabilità poiché privi di etichetta. È molto importante mantenere l’etichetta della materia prima su qualunque tipo di prodotto affinché il consumatore sia informato sulla provenienza di ciò che acquista. Tutte le informazioni devono inoltre essere registrate per poter essere verificate in sede di controllo.

Molti dei prodotti ittici trovati non conformi sono stati bloccati anche per problemi di scadenza. Alcuni dei prodotti sono stati conservati oltre la data di scadenza, ma senza alcuna indicazione sullo smaltimento o sulla non conformità. È quindi molto probabile che potessero essere tranquillamente venduti anche se non conformi per legge. Per questo motivo sono scattate pesanti sanzioni.


Le sanzioni della Guardia Costiera

La Guardia Costiera ha fatto scattare pesanti sanzioni che ammontano all’incirca ad un totale di €15000 per queste differenti motivazioni, ma non solo. Grazie anche a degli appostamenti e a delle verifiche fatte in precedenza, si è anche potuto sanzionare quei pescatori che illegalmente pescavano più della quantità dichiarata di pesce.
In particolare sono stati sanzionati coloro che avevano superato la soglia della pescabilità dei frutti di mare. Esiste, infatti, un quantitativo massimo di pesce che è possibile pescare per mantenere in equilibrio l’ecosistema e non andare ad inficiarlo.

Questo divieto non è stato rispettato e grazie alle prove raccolte, è stato possibile sanzionare i pescatori che non rispettavano la regola.
Purtroppo la situazione non è affatto delle migliori perché anche in questo caso, un punto vendita su tre, non è a norma. Esso ha dimostrato di essere potenzialmente pericoloso per il cliente.

Di prodotti non conformi è per legge vietata la vendita, soprattutto perché va ad intaccare la salute del consumatore potendo portare anche a danni molto gravi. I controlli si stanno facendo man mano più stringenti proprio per garantire al consumatore ultimo di acquistare un prodotto conforme e che possa salvaguardare la sua salute.

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