Le isole Svalbard formano un arcipelago nel mare Glaciale Artico, a nord della Norvegia, ed il primo ad averle scoperte, nel 1596, è stato Willem Barents, un navigatore ed esploratore olandese. Per saperne di più su di lui, si può continuare a leggere questa pagina.

La sua vita

Willem Barents nacque a Terschelling, una delle isole Frisone, nel 1550 circa, ma non si sa molto della sua vita fino alle notizie dei suoi ultimi viaggi, raccontate da un suo compagno, Gerrit de Veer. Si sa che Barents prese già spedizioni nell’Artico, e viene considerato tra i suoi più importanti esploratori di quest’area, con le mappe e i dati meteorologici da lui raccolti.

Nel 1594, l’esploratore partì da Amsterdam, comandando una flotta di quattro navi mercantili, e alla cui guida c’era Cornelis Nay, con lo scopo di trovare un percorso per raggiungere l’Oriente estremo passando per il nord Europa e l’Asia, che oggi viene chiamato “passaggio di nord-est“. Il tentativo, tuttavia, fallì.

L’anno seguente, Nay finanziò un’altra spedizione, e Barents era sempre a comando di una delle navi, ma anche questa missione non andò a buon fine. Furono dei commercianti olandesi che finanziarono una nuova spedizione nel 1596, e in quel viaggio scoprì le isole di Svalbard, approdando nell’Isola degli Orsi. L’anno successivo, Barents riuscì ad arrivare a Novaja Zemlja e lì spirò, nel giugno del 1597, venendo seppellito nel ghiaccio artico. Ciò che rimase del suo equipaggio, ritornò in Olanda il 1° novembre dello stesso anno.

Circa due secoli dopo, nel 1871, l’esploratore novergese Elling Carlsen trovò i resti della baracca dove Barents e il suo equipaggio passarono l’inverno del 1596, sempre a Novaja Zemlja, e oggi quei resti sono conservati nel Museo statale di Amsterdam.

La storia isole di Svalbard

Barents non fu certo il primo ad esplorare quell’area del mare Articolo. Già gli Scandinavi lo fecero nel XII secolo, ma si trovano sono dei racconti nordici di questo e nessuna prova certa. Dopo la scoperta dell’arcipelago, negli anni successivo i navigatori cominciarono a realizzare delle mappe, continuando ad esplorarle.

Nel Seicento, gli olandesi cominciarono a costruirne i primi insediamenti ed è allora che si diede inizio alla cacce alle balene, che durò fino all’Ottocento. Dalla fine di questo secolo, queste isole invece divennero una meta turistica, e dopo la Prima Guerra Mondiale, entrarono a far parte della Norvegia.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, vennero attaccate dai tedeschi, e dopo i sovietici cercarono un accordo con la Norvegia perché queste isole diventassero un avamposto militare, ma la Norvegia rigettò questo accordo nel 1947. Oggi, queste isole prosperano sotto il profilo economico e nel 1993, nell’isola di Longyearbyen, la più popolosa di questo arcipelago, è stata aperta un’università. La popolazione di questo arcipelago annovera più di 2600 abitanti e ad amministrarle c’è un governatore incaricato.

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