Lo scorso aprile era stato incarcerato Angelo Licciardi per traffico di migranti dall’Africa del Nord, tuttavia ora è tornato libero. La scarcerazione è avvenuta grazie all’intervento dell’Avvocato Luigi Pipitone. Egli ha richiesto e ottenuto la scarcerazione dal Tribunale del Riesame della città di Palermo a titolo immediato.

Il traffico di migranti a Marsala

Ad aprile si era in parte conclusa l’indagine che aveva portato le autorità a catturare e arrestare Licciardi perché coinvolto nel traffico illegale di clandestini proveniente dal Nord Africa. Le indagini erano già giunte a delle conclusioni lo scorso anno e non avevano riguardato solo lui ma anche altre persone.

A condurre le indagini era stata la Guardia di Finanza di Mazara del Vallo, unitamente al supporto dato dal nucleo dei Carabinieri di Sciacca. Le indagini si sono svolte incrociando più dati e più informazioni provenienti da fonti diverse. Si è monitorato per diverso tempo tutta la situazione per cercare di risalire ai responsabili, arrivando a Licciardi e ad altre persone che hanno lavorato con lui.

L’accusa aveva scoperto il coinvolgimento di Licciardi anche in uno sbarco illegale di clandestini avvenuto nel maggio del 2018. Licciardi era uno che collaborava presumibilmente con gli scafisti che trafficavano in esseri umani illegalmente e che ha partecipato più di una volta a questi sbarchi clandestini. La dinamica di azione era tendenzialmente la stessa in tutte le occasioni.

La tecnica di Licciardi e degli scafisti

Dalle indagini si riesce a risalire addirittura al 2017 quando in Italia sono state fatte sbarcare illegalmente 13 persone dagli scafisti. Licciardi e le persone che lavoravano con lui fornivano il supporto logistico necessario per permettere agli scafisti di effettuare le manovre necessarie e di avere la copertura adatta per non essere individuati.

Si è scoperto in particolar modo che veniva utilizzato un solo gommone per il viaggio, ma di un altro gommone di dimensioni inferiori e quindi meno visibile, per rifornire il gommone degli scafisti. Quest’ultimo era stato rifornito per un problema sopraggiunto a poche miglia dalla costa e Licciardi e gli altri sarebbero sopraggiunti per far rifornimento e aiutare.

Anche Vito Salvatore Occhipinti, era stato coinvolto in questa losca faccenda. Occhipinti è il titolare della società che ha il compito di gestire il piccolo porto turistico dove lavora anche Licciardi, la Mothia Lines. A Occhipinti, inizialmente posto sotto misura cautelare, era stato revocato questo provvedimento. Era proprio dalle dichiarazioni di Occhipinti che erano partite le indagini che avevano portato poi a Licciardi.

Al momento, però, a Licciardi è stato revocato l’arresto e i domiciliari. Si prosegue comunque nelle indagini per capire il coinvolgimento di tutti e verificare la situazione. Questa è una situazione da tenere monitorata con molta attenzione per evitare il traffico di esseri umani, purtroppo molto frequente.

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