Casarsa della Delizia, in provincia di Pordenone, è un comune noto per aver dato i natali a uno degli autori più famosi d’Italia, Pier Paolo Pasolini. Esso è il luogo di origine di sua madre e lì il poeta scrisse i suoi primi versi. Ma cosa c’è da vedere in questo comune friulano? Che strutture e siti d’interesse sono stati dedicati a Pasolini?
Storia e luoghi d’interesse
I primi insediamenti nella zona di Casarsa risalgono già dalla preistoria e dall’età del bronzo e del ferro, ed in età romana il suo territorio era attraversato da strade. Il comune venne nominato per la prima volta nel Medioevo, in alcuni testi dell’epoca, ed è stata poi annessa, come altre parti del Friuli alla Repubblica di Venezia, i cui territori furono a loro volta conquistati da Napoleone. Dal Novecento a oggi diventò un centro agricolo.
Tra i vari siti da vedere non mancano la chiesa di Santa Croce e San Rocco, edificata nel Quattrocento, nel cui interno si può ammirare un ciclo di affreschi realizzati da pittori nel Cinquecento, e presso di essa si tenne il funerale di Pasolini. Altra struttura da ammirare è l’ex palazzo municipale, costruito tra gli anni Sessanta e Settanta, era adibita a municipio fino al 2015, mentre oggi vi si trova un poliambulatorio per medici di famiglia e un’ex sala consigliare trasformata in sala espositiva.
I “luoghi” di Pasolini
Sicuramente, non si può non visitare il comune dove è nato e vissuto Pasolini, senza non recarsi presso la sua casa materna, situata in via Guido Pasolini, che era casa della famiglia Colussi, ramo materno del poeta e che oggi ospita il Centro Studi Pier Paolo Pasolini, con una biblioteca in trovare le pubblicazioni di Pasolini e un catalogo del centro espositivo. Presso di esso si tengono convegni, mostre, corsi, incontri e recital. Questo centro è aperto tutti i giorni, tranne il lunedì, in orari diversi, ma chi lo vuole visitare in gruppo dovrebbe prima prenotare. Presso di esso è possibile anche noleggiare delle biciclette per percorrere gli itinerari pasoliniani.
Di Pasolini, poi, c’è anche la tomba presso il cimitero di Casarsa, accanto a quelle dei suoi familiari. La tomba è stato progettata dall’architetto Gino Valle, anch’esso friuliano e comprende una lapide grigia, con inciso solo il nome dell’autore e la sua di morte e nascita, ma a fianco vi è un’altra lapide, quella della madre, e tutte e due sono incorniciate da un aiuola.
Da Casarsa, poi, si può partire per seguire l‘itinerario pasoliniano, che arriva fino a Valvasone Arzene, San Vito al Tagliamento, Sacile, Sesto al Reghena, Cordovado ed infine Grado, dove fu girato Medea, presso la sua laguna. Sempre presso quest’ultima tappa, sono state girate delle scene di Altri Comizi d’amore, un film documentario su Pasolini, diretto da Massimiliano Finazzer Flory, che comprende 46 interviste dell’amore ispirate alle parole e pensieri del poeta.