Che il latte materna sia un alimento indispensabile per i neonati non c’è dubbio, ma non tutte le madri, per motivi di salute o perché non lo hanno, possono allattare i propri figli. In questi casi, vi è il latte artificiale, ma c’è un’alternativa, sana e consigliata sia dall’OMS che dall’Unicef e dal Ministero della Salute: rivolgersi alle banche del latte. Ma cosa sono? Come funzionano? Dove si trovano?
Come funzionano le banche del latte
In pratica, le banche del latte, o BLUD (Banca del Latte Umano Donato), sono dei punti di raccolta del latte materno, presenti in alcuni ospedali, dove le madri che allattano possono portare il loro latte, tirato con l’apposito strumento. La banca, poi, dopo aver adottato degli specifici trattamenti di conservazione, fornisce questo latte alle madri che ne hanno bisogno.
Per diventare donatrici di latte materno, ci si deve recare alla banca del latte più vicina e una volta contatta, la madre viene sottoposta a uno screening e compila un questionario sul suo stile di vita. Vengono anche esaminati dei campioni di latte e di sangue. Se risulta idonea, viene inserita nel registro delle donatrici. Non possono diventare donatrici le donne che fumano, fanno uso di droghe, consumano alcolici oppure che sono soggette ad alcune patologie, come l’epatite o l’HIV, oppure se nei sei mesi precedenti hanno fatto tatuaggio o piercing.
Dove trovare le banche del latte
L’Italia ospita più di quaranta di queste banche, e sembra che il Bel Paese, in merito alla donazione del latte, sia tra i primi in Europa. Tra i vari ospedali che ospitano i punti di raccolta del latte materno, si possono citare:
- l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, la cui sede è in Piazza sant’Onofrio 4, che si può contattare al numero 0668592948, dal lunedì al venerdì, tra le 9,00 e le 14,00, oppure all’email bancadellatte@opbg.net;
- la Clinica Mangiagalli del Policlinico di Milano, in cui la banca è stata inaugurata nel 2016, in particolare per aiutare i bambini ricoverati in terapia intensiva;
- all’Azienda Ospedaliera O.I.R.M- S. Anna – S.C.D.U. Neonatologia, a Torino;
- l’IRCCS Giannina Gaslini di Genova, presso il Padiglione 16 Piano Terra Corridoio Rosa, e che si può contattare al 3357593966, dalle 10,30 alle 12,30;
- l’Ospedale S.Orsola – Malpighi di Bologna, in cui è situata presso l’U.O. Semplice Terapia Intensiva Neonatale, e che ha collaborato con il progetto Allattami, nato nel 2017.
- l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona, in Via Corridoni 11;
- l’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer – Servizio Dietetico, a Firenze, una delle più antiche d’Italia, inaugurata nel 1971;
- l’ Ospedale Buon Consiglio Fatebenefratelli, di Napoli, in cui si trova la trentesima banca del latte aperta in Italia, prima in Campione e ancora tra le poche del Sud d’Italia;
- l’Ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli – Patologia Neonatale, a Palermo, aperta nel 2005, e che pare l’unica operativa nella regione.