Nei giorni scorsi sono state postate online nuove foto scattate dallo spazio. Ma da quale telescopio sono state scattate? E dove? Per che cosa sono importanti? Per saperne di più si può continuare a leggere questa pagina.

Le foto

Le immagini attualmente presenti sul web, ben definite e a colori, sono state scattate dal telescopio James Webb, lanciato dalla Nasa. A mostrare la prima è stato proprio il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che ritraeva l’ammasso di galassie SMACS 0723, una regione celeste visibile dall’emisfero australe, osservata già in precedenza da altri telescopi, per cercare oggetti lontani.

Nelle altre foto sono state riportate:

  • la Nebulosa Anello, identificata con le sigle M 57 o NGC 6720, presente nella costellazione boreale della Lira, lontana circa duemila anni luce dalla Terra e con un diametro di circa due anni luce;
  • la Nebulosa Carina, una grande distesa vorticosa di gas e stelle, che potrebbe essere tra i più esplosivi nella Via Lattea;
  • il Quintetto di Stephan, altro ammasso di galassie lontano circa 290 milioni di anni luce dal nostro pianeta, presente nella costellazione di Pegaso, viene così chiamato perché fu scoperto dall’astronomo francese Édouard Stephan nel 1877;
  • l’esopianeta WASP-96b, un gigante gassoso grande la metà di Giove, che orbita una stella distante 1150 anni luce dalla Terra, anche se in realtà non è una foto ma lo spettro dell’atmosfera del pianeta.

Queste foto sono importanti in quanto potranno dare una nuova percezione dell’universo, e si augura che il telescopio possa dare anche altre immagini, magari da altre stelle.

Le foto storiche

Le foto scattate nello spazio sono sempre state importanti, e queste scattate dalla Nasa non faranno di certo eccezione. La prima foto scattata nello spazio risale al 1946, quando il soldato americano Fred Rulli, membro della spedizione incaricata di recuperare il vettore V2, nel deserto del Messico lo rinvenne e scoprì che non era un missile qualunque, in quanto c’era una macchina fotografica in grado di scattare immagini ogni 1,5 secondi, e furono rinvenute così delle foto in bianco e nero della Terra.

Altra foto che non poteva non essere significativa fu quella dell’impronta di Neil Armstrong, scattata dopo che lui pronunciò la sua ben nota frase. Tale foto fu fatta non per vanità, come spiegarono lui e gli altri astronauti in seguito, ma per vedere la compattezza della regolite, ovvero la polvere lunare.

Altrettanto importanti furono le foto scattate dal telescopio Hubble negli anni Novanta, ed anch’esse ritraevano degli ammassi stellari, di cui uno presente nella costellazione della Carena, a 20000 anni luce dalla Terra, o la Nebulosa Aquila, a 6500 anni dal nostro pianeta. Questo telescopio catturò anche la prima immagine di Giove a colori naturali, nel 1991, immortalando il quadrante sul orientale del pianeta, con la sua grande macchia rossa.

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