Sebbene la dieta vegana crudista non sia una novità nel panorama dei regimi alimentari, recentemente ha riacquistato grandissima popolarità.
Questo regime alimentare combina i principi del veganismo con quelli del crudismo.
Alcuni seguono questo regime alimentare per ragioni etiche o ambientali, la maggior parte lo fa per i suoi presunti benefici salutari. Questi includono la perdita di peso, il miglioramento della salute del cuore e un minor rischio di diabete.
Tuttavia, una dieta vegana crudista può comportare alcuni rischi per la salute che è necessario conoscere.
Scopriamo in questa guida quali sono i benefici della dieta vegana crudista e i rischi.
Cosa troverai nell'articolo:
Che cos’è una dieta vegana crudista?
Il crudismo è un “sottoinsieme” del veganismo che esclude tutti gli alimenti di origine animale: secondo questo regime alimentare si devono consumare cibi crudi o cotti a temperature inferiori ai 104- 118 °C.
Consumare solamente cibi crudi esiste sin dalla metà del diciannovesimo secolo, quando il Ministro presbiteriano e riformatore dietista Sylvester Graham promuoveva questo stile e regime alimentare per evitare l’insorgenza di malattie.
Una dieta vegana crudista è ricca di frutta, verdura, noci, semi, cereali germogliati e legumi.
Chi sceglie di seguire una dieta vegana crudista è spesso motivato da motivi di salute: si ritiene che gli alimenti crudi e appena “scottati” o cotti a temperature basse siano più nutrienti di quelli cotti.
Al posto della cottura vengono utilizzati metodi alternativi di preparazione: la spremitura, la miscelazione, l’ammollo, la germinazione e la liofilizzazione.
Alcuni fautori ritengono che una dieta vegana crudista fornisca tutti i nutrienti di cui gli esseri umani hanno bisogno, motivo per cui gli integratori sono spesso banditi.
Dieta vegana crudista: quali sono i benefici?
La dieta vegana crudista è abbondante in alimenti vegetali ricchi di sostanze nutritive: ecco i numerosi benefici per la salute umana.
#1. Può migliorare la salute del cuore
Una dieta vegana crudista può migliorare la salute del cuore grazie al consumo di frutta e verdura che aiutano a regolarizzare la pressione sanguigna e a ridurre il rischio di malattie cardiache e ictus.
Questo stile di vita include anche il consumo di molte noci, nocciole, semi interi germogliati e legumi. Gli studi dimostrano che questi alimenti possono migliorare i livelli di colesterolo nel sangue e ridurre il rischio di malattie cardiache.
Diversi studi hanno validato la tesi che i vegani possono avere fino al 75% di rischio in meno di sviluppare la pressione alta e un rischio inferiore del 42% di morire per malattie cardiache.
Inoltre, diversi studi randomizzati osservano che le diete vegane sono particolarmente efficaci nel ridurre il colesterolo LDL “cattivo”.
#2. Può aiutare a perdere peso
Una dieta vegana crudista è molto efficace nell’aiutare le persone a perdere peso e a mantenerlo nel tempo.
In uno studio è stato dimostrato che le persone che seguono un regime alimentare crudista da oltre 3 anni hanno perso circa 10-12 kg. Inoltre, coloro che seguono un regime alimentare crudista mostrano indici di massa corporea più bassi (BMI).
In un altro studio, è stato dimostrato che coloro che seguono una dieta vegana crudista hanno una percentuale di grasso corporeo del 9,4% inferiore rispetto a che segue la dieta mediterranea.
Inoltre, numerosi studi hanno validato la tesi che le diete vegane crudiste sono particolarmente efficaci per aiutare a perdere peso corporeo.
#3. Può migliorare la digestione
L’elevata quantità di fibre alimentari aiuta a migliorare la digestione: le fibre insolubili favoriscono la motilità intestinale, riducendo la probabilità di costipazione.
La fibra solubile aiuta a regolarizzare la flora intestinale e aiuta a ridurre l’infiammazione nell’intestino. Possono anche migliorare i sintomi della sindrome dell’intestino irritabile (IBS), del morbo di Crohn e della colite ulcerosa.
#4. Può ridurre il rischio di diabete
Una dieta vegana crudista può anche ridurre il rischio di diabete.
Anche in questo caso, l’assunzione quotidiana di frutta e verdura cruda aiuta a ridurre il rischio di diabete di tipo 2. Inoltre, questo regime alimentare ricco di fibre regolarizza il tasso di zucchero nel sangue.
Dieta vegana crudista: quali sono i potenziali rischi?
Una dieta vegana crudista può anche presentare alcuni rischi, specialmente se non la si pianifica ad hoc.
#1. Comporta squilibri nutrizionali
Le diete vegane possono essere appropriate per tutte le fasi della vita, a condizione che siano ben pianificate.
Uno dei prerequisiti per una dieta vegana efficace è garantire un adeguato apporto di tutte le vitamine e i minerali di cui il corpo ha bisogno. Basta consumare una varietà di cibi crudi e assumere integratori per evitare la carenza di macronutrienti e micronutrienti essenziali per il buon funzionamento del corpo umano.
Purtroppo, si è riscontrato che la maggior parte dei vegani crudisti è carente di vitamina B12: ciò può causare anemia, danni al sistema nervoso, infertilità, malattie cardiache e cattiva salute delle ossa.
I vegani che non assumono integratori sono a più alto rischio di essere carenti di vitamina B12: uno studio ha rilevato che il 100% dei soggetti che seguono una dieta vegana crudista assumeno meno di 2,4 mcg di vitamina B12 della dose raccomandata al giorno.
#2. Può indebolire i muscoli e le ossa
Seguire costantemente una dieta vegana crudista può portare all’indebolimento della struttura muscolo-scheletrica nel tempo; infatti, frutta e verdura sono carenti di calcio e di vitamina D, due nutrienti necessari per fortificare il tessuto osseo.
In uno studio è stata validata la tesi che i soggetti che seguono una dieta vegana crudista presentano una densità ossea più bassa rispetto a coloro che seguono la dieta mediterranea.
Inoltre, una dieta vegan crudista apporta pochissime proteine (meno del 10% dell’ammontare totale raccomandato quotidianamente).
Le proteine sono fondamtali per preservare la massa muscolare, specialmente se si segue una dieta ipocalorica a basso contenuto di grassi e di proteine.
#3. Può promuovere la carie dentaria
Diete vegane crudiste possono anche aumentare la probabilità di sviluppare la carie, specie se si consumano molti agrumi e bacche: essendo frutti acidi, è più probabile che causino l’erosione dello smalto dei denti.
Uno studio ha validato la tesi che il 97,7% delle persone che seguono una dieta vegana crudista manifesta un certo grado di erosione dei denti rispetto alla media (86,8%).
In effetti, sono necessari ulteriori studi prima di trarre conclusioni affrettate.