Se le misure prese dal Premier Giuseppe Conte fino a questo momento sembravano rigide, purtroppo è necessario prendere altri provvedimenti. Per ora la notizia non è ancora completamente ufficiale e non si ha una vera tempistica, tuttavia è molto probabile che lo stato di emergenza venga ulteriormente prolungato. Il prolungamento è dato da molteplici fattori ed è proprio in base ad essi che  si cercherà di capire come è meglio muoversi.

Conte verso il prolungamento dello stop

Se il termine del 3 aprile già sembrava molto lungo e lo sforzo richiesto enorme, la gravità della situazione ne richiede uno ulteriore. In queste ore è stata infatti confermata la voce secondo cui lo stop alle scuole e a molti altri settori, nonché le misure precauzionali prese, verranno prolungate. Non si sa ancora se e per quanto, tuttavia sembra un’ipotesi più che confermata secondo le voci che arrivano direttamente dal governo.

Purtroppo in Italia il numero di contagi non diminuisce e il picco previsto per questi giorni, è destinato a spostarsi. Moltissime sono ancora le persone che non ha capito la gravità della situazione e che dunque non rispettano le norme restrittive del decreto, mettendo a repentaglio la salute di tutti. Le norme prese, infatti, stanno funzionando, ma solo in parte.

Purtroppo la gravità della situazione e la contagiosità altissima della malattia, sono state sottovalutate da molti. Le misure già restrittive, inoltre, rischiano di diventare ancora più stringenti a causa dei troppi assembramenti di persone che ancora sembrano esserci. Questo sta provocando non pochi problemi, al fatto di dover prolungare ulteriormente la quarantena, ben oltre il 3 aprile.

Il picco non è ancora stato raggiunto

Le misure cautelari prese, si pensava potessero vedere un raggiungimento del picco in questi giorni. La crescita dei contagi non è più aumentata esponenzialmente, ma non è nemmeno diminuita. Ogni giorno sono ancora ben più di 2000 le persone contagiate e non c’è un trend in diminuzione come si pensava inizialmente.

Questo fatto provoca molti effetti collaterali. Il più grave è il rischio del collasso di un sistema sanitario al limite, che non è in grado di supportare tutti i malati che ci sono. Purtroppo moltissimi sono coloro che manifestano sintomi anche molto gravi e che hanno la necessità della terapia intensiva.

Non bisogna farsi ingannare dai numeri poichè in termini assoluti, la gravità della malattia non è eccessiva. Tuttavia la cosa realmente grave è la contagiosità e la necessità di ricovero e di terapie intensive. Con questa altissima richiesta, anche se il virus non ha una mortalità eccessivamente elevata, si rischia di non poter comunque curare le persone per mancanza di posti letto negli ospedali.

Al nord la situazione è al collasso. In particolar modo la città di Bergamo, in questo momento è la più colpita. Purtroppo non c’è nemmeno la possibilità di dare degna sepoltura ai morti per il Covid-19 ed è arrivato l’esercito per trasportare tutte le bare. Scene terribili che si spera non si vedano mai più.

E’ proprio per questo motivo che la prospettiva di allungare ulteriormente la quarantena non è solo reale, ma assolutamente necessaria. Non ci sono ancora notizie riguardo alle tempistiche e agli stanziamenti che verranno fatti per supportare questa emergenza, ma si fanno già le prime ipotesi.

Ipotesi di proroga della quarantena

Ormai sembra certa la necessità di prolungare la quarantena oltre il 3 aprile. Non ci sono ancora ipotesi sulla nuova data che verrà comunicata, ma si pensa che si possa andare ben oltre la Pasqua, fissata per il 12 aprile. E’ probabile che lo stop si possa protrarre almeno fino al 6 maggio, tempo utile per avere una sicurezza maggiore ed evitare che il contagio riparta.

Il problema, infatti, è proprio la paura che poi ci possano essere dei casi di “contagio di ritorno”. Anche a Wuhan, dove ormai il virus è praticamente stato debellato, i pochi casi che ci sono sono casi di ritorno. Questi ultimi, fortunatamente, vengono controllati anche e soprattutto grazie alle misure restrittive ancora vigenti.

L’importa delle misure di sicurezza è infatti necessaria anche nel momento in cui l’epidemia è in discesa. Non bisogna infatti farsi ingannare dalla diminuzione dei casi e tornare immediatamente alle vecchie abitudini, perchè si rischia una nuova pandemia, forse ancora più problematica di prima. Il ritorno alla normalità deve avvenire in modo molto graduale e comunque sotto un controllo maggiore ancora per molto tempo.

Proprio per questo motivo le misure restrittive potrebbero protrarsi fino ai primi giorni di maggio. In questo modo si darebbe il tempo all’epidemia di decrescere fino a scomparire o quasi. Sempre tenendo in considerazione che per diverso tempo, di certo, moltissimi eventi e occasioni di incontro saranno comunque precluse.

Un grande rischio è di certo quello della Pasqua, che potrebbe radunare moltissime persone con le conseguenze nefaste che ne deriverebbero. Per questo il premier Conte, insieme a tutti i membri del governo, sta cercando la soluzione più adatta per poter fronteggiare questa crisi senza precedenti.

Gli stanziamenti anche economici

Già nelle prossime ore dovrebbe arrivare una comunicazione in proposito, che spiegherà meglio tutti i provvedimenti che verranno presi. Provvedimenti che hanno come unico scopo la tutela dei cittadini e anche l’economia. Economia per cui il governo sta cercando soluzioni e per cui ha già stanziato e stanzierà altre somme molto ingenti.

Il Premier sta lavorando per cercare il migliore compromesso, ma l’Italia in questa battaglia non è sola. Anche l’Europa sta infatti venendo in soccorso di tutti gli stati che ne fanno parte. Stati che, ormai, sono purtroppo tutti interessati da questa pandemia globale.

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