Nemmeno nel giorno delle elezioni in Sardegna sembra che i pastori vogliano una tregua. La protesta del latte continua anche oggi, dopo settimane di battaglie e proteste in tutta la regione. I pastori hanno deciso che anche oggi la protesta doveva continuare nonostante tutto e così è stato. In provincia di Nuoro è stata assaltata una cisterna e le è dunque stato impedito di proseguire e il carico è stato fatto versare in strada. Giunte sul posto anche le forze dell’ordine.

I pastori sardi non vogliono la tregua nemmeno oggi, nel giorno delle elezioni nella loro regione. La battaglia per il prezzo del latte non si ferma e diventa ancora più aspra di prima. Questa volta è toccato ad una cisterna che viaggiava nei pressi della città di Nuoro ad essere assaltata e “sequestrata”.

La protesta a Nuoro nel giorno delle elezioni

Due protestanti hanno fermato una cisterna che viaggiava nella provincia di Nuoro sequestrandola e obbligando il conducente a versare tutto il latte in strada. Il latte ha invaso la strada statale impedendo l’utilizzo della stessa e non proseguendo nella sua corsa. I due protestanti, pastori sardi della Gallura, hanno letteralmente assaltato il camion e l’hanno bloccato con un’azione di forza per impedirgli il trasporto del latte.

Il camion fermato ad Orune trasportava del latte fresco e appena munto di ovino. L’autista si è fermato non appena ha visto i due uomini incappucciati che imbracciavano anche un’arma da fuoco. Il carico era destinato al caseificio che si trova a Thiesi in provincia di Sassari, il caseificio dei Fratelli Pinna. L’assalto è avvenuto nella mattinata, intorno alle ore 8.30. Sul posto sono subito giunte le Forze dell’Ordine per vedere l’entità del danno e per capire se ci fossero feriti.

Questa aspra protesta va avanti dall’inizio del mese. Gli agricoltori e allevatori sardi si erano rivoltati contro le grandi aziende che comprano il loro latte ovino a meno di 60 centesimi al litro. L’economia sarda basa molte delle sue entrate proprio da questo prodotto. la sua svalutazione rischia di compromettere seriamente le condizioni economiche degli allevatori che vengono ridotti sul lastrico. La protesta non si è solo limitata all’assalto delle cisterne ma talvolta h avuto risvolti anche molto più violenti contro i caseifici.

Per questo motivo è stato necessario un veloce intervento di Gian Marco Centinaio, Ministro delle Politiche Agricole per risolvere la delicata situazione. In un primo momento si era arrivati all’accordo di vendita del latte per 72 centesimi al litro. Questo accordo però non ha migliorato la situazione perchè le proteste non si sono comunque fermate, ma in questo caso la procura di Nuovo ha già provveduto a recapitare gli avvisi di garanzia per i blocchi stradali. Si attende con ansia il risultato elettorale di oggi per capire in che direzione si guaderà per risolvere questo spinoso problema.

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