La decisione sulla colorazione che le regioni italiane assumeranno nei prossimi giorni è finalmente arrivata. La situazione è in linea di massima peggiorata e alcune regioni sono passate in zona arancione dalla zona gialla in cui si trovavano. Altre hanno resistito e si sono salvate sul filo del rasoio grazie all‘Rt sotto l’1 ma comunque in zona dubbia e preoccupante. in linea di massima il contagio da Covid 19 sta nuovamente crescendo e sta prendendo sempre più piede la “variante inglese”.

L’Italia più “arancione”

La curva epidemiologica è cresciuta e per alcune regioni si è tornati alle colorazioni che impongono più divieti. Seppur nessuna regione si trova in zona rossa e quindi in lockdown totale, alcune sono tornate nuovamente in zona arancione perchè molto a rischio. I contagi sono cresciuti e anche la pressione sugli ospedali si sta facendo nuovamente sentire.

Passano in zona arancione Toscana, Abruzzo, Liguria, Molise, Campania, Emilia Romagna, Marche e la Provincia autonoma di Trento. Lombardia, Lazio, Piemonte, insieme a Puglia, Basilicata, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Sicilia e Sardegna restano in zona gialla. Non ci sono regioni in zona rossa che quindi devono sottostare alle chiusure di un lockdown rigido. Tuttavia non ci sono nemmeno regioni che entrano nella cosiddetta “zona bianca”, ovvero la nuova zona in cui il rischio di contagio è praticamente azzerato. Si era pensato che potesse entrarvi in un primo momento la Valle D’aosta, ma non è stato così.

Esistono tuttavia una serie di piccole zone rosse che sono state istituite per evitare che la “variante inglese” prenda eccessivamente piede e si diffonda, peggiorando il quadro epidemiologico. Le mini zone rosse sono la Provincia di Perugia, Bolzano e in parte quella di Terni. Vige ancora lo stop agli spostamenti tra regioni, seppur dello stesso colore. Questo fino al 25 febbraio.

La situazione “variante inglese” in Italia

Il quadro epidemiologico italiano è peggiorato rispetto alle scorse settimane. I ricoveri sono aumentati e la pressione sugli ospedali si fa nuovamente sentire. Seppur la situazione non sia disperata, non si è purtroppo fuori pericolo e occorre attendere la vaccinazione della maggior parte delle persone. Inoltre non pochi problemi li sta causando la nuova “variante inglese”.

Seppur il vaccino sembra essere efficace contro questa nuova variante di Sars Cov 2, essa è molto contagiosa e ormai più del 20% dei pazienti negli ospedali presentano questa variante. Variante che sembra attaccare i più giovani che poi possono fungere da portatori asintomatici. Una situazione che gli ospedali stanno tenendo sotto controllo, ma che sembra aggravarsi.

Nell’arco di un mese si pensa che tutti i nuovi casi di Covid siano da imputare alla variante inglese e di conseguenza occorre arginarla il più possibile. Proprio per questo l’Istituto Superiore di Sanità ha scelto una via cautelativa non istituendo zone bianche e lasciando alcuni divieti.

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