Se le linee guida per evitare nuovamente la diffusione del Coronavirus sono molto chiare, purtroppo fin dall’inizio si è parlato di una seconda ondata della pandemia. Con seconda ondata si intende una nuova e potente diffusione del virus nel mondo che potrebbe nuovamente causare molti problemi, ma che si spera possa non arrivare o avere un impatto minore grazie ad una acquisita immunità di gregge. Se i dati di qualche settimana fa sembravano essere piuttosto positivi e una seconda ondata appariva lontana, ad oggi l’OMS ha dichiarato di prepararsi per la possibile seconda ondata in autunno e che quest’ultima non è un miraggio ma purtroppo una realtà molto prossima. Questo anche a causa di nuovi focolai di Coronavirus che man mano si stanno riaccendendo nel mondo.

Nuovi focolai Coronavirus

dopo le prime settimane di stallo che hanno fatto ben sperare per una diffusione del virus ormai azzerata, ad oggi si torna ad aver paura. In Cina c’erano già stati nuovamente dei casi di ritorno e dei nuovi focolai in diverse città. Città che hanno immediatamente fatto ripartire il lockdown con le dovute restrizioni.

Tuttavia anche l’Europa non è affatto esente da questo fenomeno. E’ notizia di questi giorni che in Germania, sono stati dichiarati dei nuovi casi di Coronavirus in un mattatoio. Questo nuovo focolaio ha riacceso anche qui la paura di un ritorno della pandemia e subito è scattato il lockdown per circa mezzo milione di persone.

La paura torna anche in Italia e in una delle regioni che meglio era riuscita a gestire questa emergenza, l’Emilia Romagna. Proprio a Bologna, nell’azienda Bartolini, ci sono dei nuovi casi accertati di Coronavirus. Immediatamente gli operai dell’azienda trovati positivi sono stati isolati e sono stati disposti centinaia di tamponi a tappeto per contenere la nuova ondata di epidemia.

Diversamente è andata in Campania e precisamente nel casertano a Mondragone. Qui erano state trovate positive al Coronavirus ben 9 persone. L’isolamento era stato subito imposto ma purtroppo queste persone hanno deciso di fuggire ed è stato necessario l’intervento dell’esercito per arginare la situazione.

Sono proprio state tutte queste situazioni ad indurre l’organizzazione Mondiale della Sanità, l’OMS, ad accendere l’allerta su una probabile ondata di ritorno in autunno.

L’allerta dell’OMS

I tantissimi casi che ci sono ancora nel mondo e l’accensione di questi nuovi focolai, preoccupano non poco l’OMS. Se inizialmente c’era stata una tiepida apertura, ad oggi la paura torna a salire, soprattutto per l’autunno. In questo momento il Coronavirus è in circolo ma al termine del ciclo pandemico e soprattutto ancora “sotto controllo”.

La paura è quella di non essere abbastanza pronti quando in autunno ci sarà una possibile ondata di ritorno e magari l’attenzione non è più ai massimi livelli. Per questo è necessario prepararsi all’eventualità e cercare di mantenere costantemente tutte le norme anticontagio.

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