Proseguono le consultazioni del Premier incaricato da Sergio Mattarella, Mario Draghi. Una giornata molto impegnativa che vede forze politiche molto differenti tra loro esporre i punti del programma su cui non si può transigere. Un problema non secondario per formare una maggioranza politica e non di stampo tecnico, come chiesto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La maggioranza politica deve infatti essere solida e unita su più punti, per poter formare un governo in grado di traghettare l’Italia fuori dalla pandemia e verso le prossime elezioni in modo concreto ed efficiente.

La posizione di Italia Viva e Leu

Questa mattina Draghi ha avuto il colloquio Italia Viva e Leu. Il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha confermato il completo appoggio al governo Draghi, a prescindere dai ministri che vi prenderanno parte. Una posizione molto criticata, dal momento che proprio lui aveva imposto non pochi veti e soprattutto chiesto non pochi ministeri importanti nel momento di consultazioni per un eventuale Conte Ter.

Leu dal canto suo ha precluso la possibilità effettuare un governo con chi vuole la Flat Tax e di conseguenza chiude alla destra. Una posizione già preannunciata che non lascia spazio ad intese così larghe. La destra è in colloquio con Draghi proprio in queste ore, per chiarire una posizione che però non sembra essere proprio così univoca e unita. Meloni e Salvini sembrano infatti avere idee discordanti.

I colloqui con Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia

Silvio Berlusconi ha parlato con Mario draghi unicamente per telefono perchè si trova impossibilitato a raggiungere Roma per questioni di salute. Senza dubbio quello di Forza Italia è un peso che può essere davvero importante per la formazione di una maggioranza. L’appoggio del centrodestra può essere la svolta che si cercava e soprattutto che può andare a colmare l’eventuale vuoto lasciato da altri partiti.

Fratelli d’Italia ha colloquiato con Mario Draghi ma la posizione rimane piuttosto schierata verso il no ad un eventuale governo. Giorgia Meloni non ha mai nascosto di voler andare ad elezioni anticipate ed eventualmente di appoggiare questo governo solo per dare una solidità che però sia a tempo. La prospettiva ultima devono essere solamente le elezioni e basta e non c’è alcuna intenzione di formare una maggioranza che non sia proiettata verso quella prospettiva.

Salvini che parlerà domani, al contrario, sembra essere leggermente più propositivo e attende di parlare con Draghi e seppur non parli di una prospettiva così rosea, non esclude un eventuale appoggio. Posizione in netto conflitto con la Meloni che, infatti, ha anche mostrato perplessità su questa posizione. Ciò che però sembra chiaro per entrambi, è la volontà di cercare di mantenere compatto il centrodestra, comunque vada. Questo è senza dubbio molto importante anche in prospettiva elezioni. una spaccatura nel centrodestra e un allontanamento, potrebbero portare a perdita di consensi e soprattutto di alleanze.

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