Il teatro come alternativa alla droga: è questo che vuole fare con il suo nuovo progetto l’attore Antonello De Rosa, con un corso teatrale per gli ospiti di Villa Maraini, sede dell’omonima fondazione, per curare le dipendenza dalla droga. Ma in che cosa consiste tale progetto? Ed il teatro è davvero efficace come terapia?

Il progetto

Il progetto di fare un corso di teatro fuori dagli schemi, come cura per la dipendenza da droga, è stata ideata e collaudata dall’attore e regista Antonello De Rosa, tenendo conto dei problemi degli ospiti della struttura di Villa Maraini. L’esperimento, fin dai primi incontro, sembra aver riscosso un discreto successo e per il 10 giugno 2022 si terrà presso la struttura una lezione all’aperto, che sarà solo il primo degli eventi dedicata alla Giornata Mondiale contro la Droga, fissata al 26 giugno.

Come ha spiegato lo stesso De Rosa: “Il corso, come spiegato fin dal primo incontro, può essere occasione non solo di pensare ad una carriera da attore, ma, soprattutto, di tirare fuori il sommerso che ognuno di noi ha e che gli altri ci impediscono di manifestare”. E già alcuni ospiti della struttura hanno dichiarato che grazie al teatro sono riusciti a manifestare pensieri che non si esprimevano da tempo a voce.

Anche Massimo Barra, fondatore di Villa Maraini e medico impegnato da anni contro la tossicodipendenza, si è dimostrato favorevole, in quanto la fondazione e la Croce Rossa Italiana da tempo si impegnano a cercare terapie alternative alla droga.

Funziona davvero?

La teatro-terapia, come la musicoterapia o l’arteterapia, è un percorso di cura attivo e personale, e si basa, in particolare sul lavoro di gruppo. Essa offre di combinare competenze psicologiche e conoscenze, in modo da creare percorsi volti a superare i disagi e sfruttare le proprie risorse interiori. Così facendo, sia il corpo che la mente si sostengono a vicenda durante la guarigione.

All’interno di un gruppo che segue questa terapia, si è guidati tramite un training pre-espressivo, che consiste nel lavorare con il corpo, la voce e il gioco, passando dall’interpretare personaggi improvvisati, con tecniche espressive, a far riemergere i propri vissuti, in modo da poter analizzare nella fase post-espressiva. Importante, nel gruppo, è rispecchiarsi nelle esperienze altrui, in modo da tirare fuori le proprie emozioni. Uno degli obbiettivi principale, è quello di rendere armonico il rapporto tra voce, mente e corpo, in modo da ricevere e mandare degli stimoli interni nel gruppo.

A Villa Maraini, si sta provando la teatro-terapia per contrastare la dipendenza dalla droga, ma essa può essere d’aiuto anche per altre patologie o dipendenze. Essa permette di esplorare se stessi, tirare fuori le emozioni e così anche fatti o stati d’animo che hanno causato problemi come l’anoressia, la bulimia, la dipendenza da alcol oppure la depressione.

 

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