Era nell’aria ormai da giorni e ora arriva la conferma definitiva. La quarantena a cui gli italiani sono sottoposti ormai da settimane, verrà prolungata. L’ufficialità non c’è ancora e si pensa possa arrivare entro la giornata di giovedì 2 aprile, ma sembra che il periodo di quarantena a causa del Coronavirus possa venire prolungato almeno fino al 4 maggio. Inizialmente si parlava di misure restrittive fino ad oltre la Pasqua, ma il prolungamento è ormai praticamente certo.

Misure restrittive fino a maggio

Era abbastanza ovvio che le misure restrittive che da molte settimane costringono gli italiani a stare in casa, saranno destinate a perdurare ancora un lungo lasso di tempo.

Nonostante i primi segnali meno negativi e di rallentamento dei contagi ci siano, le misure non verranno sospese. Proprio in virtú dei miglioramenti osservati, è infatti importante continuare a portare avanti il distanziamento sociale e tutte le altre misure. Questo fino al momento in cui sarà necessario. Quel momento è segnato dal punto in cui la curva dei contagi non solo rallenterà, ma scenderà in modo importante.

È infatti necessario che i contagi risultino praticamente azzerati, prima di poter tornare a pensare di rimettere in moto il paese. Sia il Ministro della Salute Speranza, che gli esponenti della Protezione Civile, sono concordi sulla necessità di prolungare queste restrizioni per uscire con piú sicurezza dall’emergenza.

Inoltre bisogna essere ben consapevoli del fatto che, in ogni caso, non si potrà tornare immediatamente alla vita di prima. Occorrerà infatti mettere in atto un piano di rientro graduale, prima di essere sicuri di essere fuori pericolo.

Il rientro graduale dall’emergenza Coronavirus

Purtroppo alla domanda su quando si uscirá dalla quarantena, nonostante le risposte siano ancora vaghe, si ha una prospettiva concreta. La data più probabile per il prolungamento è quella del 4 maggio. Al contrario è molto più difficile prevedere quando davvero si potrá tornare alla vita di prima, senza aver nessun tipo di restrizione.

Questa è una prospettiva decisamente piú difficile da attuare e le tempistiche è probabile che siano nettamente più lunghe anche rispetto alla quarantena attuale. Questo perchè, nonostante alcune misure possano essere tolte, il distanziamento sociale e la cautela saranno comunque ancora un fattore centrale di questa crisi per molto tempo. Probabilmente il ritorno sará graduale ma molto lento. Anche per valutare se effettivamente la crisi è stata superata e affinchè non ci siano dei contagi di ritorno.

È probabile che qualche caso di contagio di ritorno ci sia anche ad emergenza finita, come è avvenuto in Cina, ma tuttavia i numero devono essere molto contenuti. È fondamentale che l’epidemia non riparta come ora, per evitare una situazione ancora più grave rispetto a questa. I numeri di adesso sembrano indicare che la direzione presa è quella giusta e quindi non resta che armarsi di pazienza e aspettare che davvero ci sia una fine a questa lunga notte.

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