Ecco che da oggi, con le nuove disposizioni del governo di Mario Draghi, mezza Italia passa in zona gialla a causa dell’aumento esponenziale dei contagi. Le prime a passare in zona gialla erano state le province autonome di Trento e Bolzano, la Calabria, il Veneto, le Marche, il Friuli-Venezia Giulia e la Liguria. A queste si sono aggiunte altre 4 regioni ovvero Piemonte, Lombardia, Lazio e Sicilia.

Mezza Italia in zona gialla

Da questa settimana, in base alle disposizioni del governo, metà del nostro paese si trova in zona gialla e di conseguenza scattano nuove restrizioni e l’attenzione è decisamente più alta. Ci sono tre parametri su cui ci si basa per decidere se la regione cambierà colore oppure no.

Innanzitutto si osserva l’incidenza settimanale dei nuovi positivi sui 100 mila abitanti che se superiore o uguale a 50 casi di contagio, fa scattare l’allerta. Un altro parametro molto importante è l’occupazione dei posti letto in ospedale nei reparti ordinari al 15%. Il terzo parametro è quello che riguarda le terapie intensive dove l’occupazione non deve toccare il 10%.

Nel caso in cui i casi di contagio su 100 mila abitanti fossero 150, le terapie intensive sono occupate al 20% e i ricoveri per Covid in area medica superano la soglia del 30%, allora ecco che scatta la zona arancione con ancora maggiori restrizioni per evitare la ripresa della pandemia.

Le regole in zona gialla

Le regole imposte dal governo per le varie restrizioni in base alla colorazione della zona, saranno valide fino al 31 gennaio 2022 salvo proroghe. Le differenze di regolamento tra zona bianca e zona gialla in realtà, non sono poi tantissime. Inizialmente in zona bianca non era ancora obbligatorio indossare nuovamente la mascherina all’aperto ma, ad oggi, questo provvedimento è stato esteso ovunque. In qualunque regione ci si trovi, indipendentemente dalla colorazione, la mascherina dovrà essere indossata anche all’aperto.

Oltre ad essere obbligatoria anche all’aperto, in luoghi affollati come treni, aerei, altri mezzi pubblici, teatri o cinema, è necessario indossare la mascherina Ffp2. In questo caso il provvedimento sarà valido fino a fine emergenza, ovvero fino al 31 marzo 2022. Tuttavia, in alcuni casi, alcune regioni hanno deciso di adottare ulteriori misure restrittive magari per alcune particolari aree.

Un esempio è la regione Calabria dove il Presidente Roberto Occhiuto ha deciso che alcuni comuni passeranno alla zona arancione fino al 9 gennaio per evitare il dilagare del contagio. Nonostante le regole imposte dal governo non prevedessero ancora la zona arancione per questi comuni, il Presidente ha ritenuto opportuno procedere in questo modo. Lo scopo è quello di preservare il più possibile uno stato di normalità e non tornare più in uno stato di emergenza. Per questo si cerca di prevedere l’andamento dle contagio per fermarlo prima.

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