Regione Abruzzo nella bufera a causa del suo governatore Marco Marsilio. Man mano la situazione del contagio da Covid 19 sta cambiando e il miglioramento sembra esserci. Da questa settimana la situazione di molte regioni è cambiata in meglio e dalla prossima si spera che tutta l’Italia possa dirsi in zona gialla. Al momento l’unica regione che ancora è rimasta rossa a causa dell’alto numero di contagi è l’Abruzzo, nonostante la situazione sembri migliorare. E’ proprio in virtù di questo miglioramento che il governatore della regione Marsilio, ha deciso di firmare l’ordinanza che porta l’Abruzzo in zona arancione.

Abruzzo in zona arancione

Nel DPCM che il Premier Giuseppe Conte ha emanato lo scorso 3 dicembre, la situazione in Italia si mostra decisamente migliorata. L’Rt è stato portato al di sotto della soglia critica in quasi tutte le regioni e proprio per questo le restrizioni sono diminuite. Questo ha fatto si che i colori delle regioni cambiassero in meglio nella maggioranza dei casi, con qualche eccezione.

L’unica regione rimasta ancora in zona rossa a causa dei contagi è l’Abruzzo. L’Abruzzo non ha visto miglioramenti tali da poter essere portata in zona arancione secondo il Governo Conte e di conseguenza le precauzioni sono ancora alte. Tuttavia non è stato dello stesso avviso il governatore della regione, Marco Marsilio, che ha deciso di firmare un’ordinanza dove dichiara che l’Abruzzo è zona arancione, contro la volontà dei ministri Boccia  e Speranza.

Lo scontro con Boccia e Speranza

La firma all’ordinanza che dichiara l’Abruzzo zona arancione, dichiaratamente contro il volere del Governo, ha fatto infuriare i ministri Boccia e Speranza. Il Ministro della Salute e il Ministro degli Affari regionali, hanno inviato una lettera a Marsilio, chiedendo la revoca immediata dell’ordinanza che rischia di creare confusione e soprattutto che mette a rischio l’incolumità dei cittadini.

“La invitiamo e diffidiamo a revocare ad horas l’ordinanza regionale n. 106 del 6 dicembre 2020”, scrivono Boccia e Speranza. Continuando “Ci riserviamo, in mancanza, di intraprendere ogni iniziativa, anche giudiziaria, per garantire l’uniforme applicazione delle misure volte alla gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 e salvaguardare, in particolare, il bene primario della salute delle persone.”

Una lettera molto dura nei confronti di un provvedimento che disobbedisce al piano strategico contro la pandemia del Governo e che rischia di combinare danni davvero gravi. Ora non resta che un provvedimento da parte del Governatore per far rientrare questa situazione assolutamente assurda.

La trasgressione alle regole rischia di essere pagata molto cara da tutti gli italiani, che fino ad ora hanno cercato di seguire tutte le regole per uscire dall’incubo. Il comportamento di Marsilio deve immediatamente essere fermato a detta del Governo, per evitare che tutti gli sforzi siano stati vani. Sempre sperando nella buona fede e nella coscienza dei cittadini.

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