Dopo una difficilissima notte passata a scongiurare la paura delle fiamme, nel bellunese sono stati tratti in salvo gli escursionisti che nel tardo pomeriggio di ieri erano rimasti bloccati.

Nell’Angordino, nei pressi di Belluno, è scoppiato ieri pomeriggio un violentissimo incendio in un bosco che ha completamente invaso tutta la valle. Fin da subito si è visto che la situazione era grave e molto preoccupante. Il sindaco stesso ha lanciato l’allarme ai cittadini chiedendo di rimanere in casa completamente chiusi per evitare di rimanere intossicati dal fumo provocato dalle fiamme.

Nonostante la città di Belluno si trovi a circa 40 km dal luogo dell’incendio, il cielo è stato oscurato fin lì. I problemi di visibilità hanno anche portato due escursionisti a rimanere intrappolati nella giornata di ieri. Da subito sono partiti i soccorsi ma le condizioni erano davvero difficili. Essendo il fuoco molto esteso, anche la nube di fumo continuava ad aumentare rapidamente.

Il rogo nei pressi di Belluno

L’incendio nell’Agordino è scaturito nel tardo pomeriggio di ieri e in breve tempo le fiamme hanno raggiunto quote altissime. Il cielo si è man mano coperto di fumo, fino ad oscurare il cielo sulla città di Belluno. La fabbrica di occhiali Luxottica, che ha proprio sede nell’Agordino, è stata costretta ad interrompere le attività per un blackout.

I soccorsi e gli elicotteri non avevano possibilità di valutare la situazione ne tantomeno di salvare i due escursionisti bloccati. L’aria era irrespirabile e il fumo impediva qualunque tipo di movimento e visibilità. Le fiamme hanno raggiunto un’altezza davvero preoccupante e tutti i cittadini sono stati invitati a chiudersi in casa per evitare un’intossicazione.

Il sindaco ha poi richiesto l’intervento di due canadair che potessero andare in loro soccorso per risolvere la situazione.

Il salvataggio

I due escursionisti che nella giornata di ieri erano rimasti bloccati sono stati tratti fortunatamente in salvo nelle prime ore della mattinata di oggi. Si trovavano nel Canale della Besausega, in particolar modo sulle Pale di San Lucano, quando l’incendio è divampato impedendo loro di tornare indietro.

Il salvataggio è avvenuto grazie ad un elicottero che è stato pilotato fino alla vetta, vicino al punto in cui era più probabile che si trovassero i due dispersi. I due escursionisti, infatti, si trovavano nei pressi del punto raggiunto dall’elicottero, a circa 1500 metri di quota. Non appena i due sono riusciti a mandare segnali visibili, i soccorsi li hanno recuperati. Il tutto si è svolto nel più breve tempo possibile per evitare un peggioramento della visibilità.

Sono ancora in via di accertamento le cause dell’incendio ma è molto probabile che non sia di origine dolosa. Sarebbe stato il caldo anomalo a provocare un innalzamento delle temperature con conseguente divampare dell’incendio ma le cause reali e sicure devono ancora essere attentamente valutate.

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