Sembra non esserci pace per la piccola Esperanza, la bimba rom che sembrava essere stata rapita o bruciata nell’incendio del camper dei genitori. Dopo l’incidente i genitori erano stati interrogati e avevano confermato l’ipotesi del sequestro ma dagli interrogatori sono emerse delle incongruenze e i genitori sono stati fermati per omicidio.

La scomparsa della bimba rom

La scomparsa di Esperanza risale al 23 dicembre scorso in quel di Cagliari. La bimba era stata avvistata poco prima dell’incendio che ha bruciato il camper della sua famiglia. In un primo momento si pensava fosse morta nel rogo ma i genitori avevano avanzato l’ipotesi che la bimba fosse stata sequestrata per un regolamento di conti prima del rogo. Entrambi i genitori hanno sempre sostenuto la tesi del sequestro a causa di un regolamento di conti per pagamenti non avvenuti. Tuttavia, in queste settimane durante gli interrogatori, i due genitori hanno piú volte fatto emergere delle incongruenze che non hanno convinto la polizia.
L’incidente era avvenuto il 23 dicembre al villaggio dei Pescatori di Giorgino, nella periferia della cittá di Cagliari. Nei dintorni, quando il furgone-camper è stato bruciato, c’era il padre e la madre con altri 4 figli.

Le indagini della polizia di Cagliari

La piccola Esperanza, invece, sembrava essere stata rapita, a detta dei genitori, da alcuni stranieri. Fin da subito dagli interrogatori sono emersi particolari che non hanno sempre convinto gli investigatori. La polizia di Cagliari, dalle perizie condotte sul luogo dell’incendio, non hanno trovato conferme sicure. Per questo motivo le ricerche della bimba sono continuate ma la direzione presa sembra essere diversa.

Al momento le forze dell’ordine sono state portate a credere che la bimba rom non sia stata rapita da stranieri ma che sia stata uccisa dai genitori. Al momento non ci sono riscontri certi ma le prove raccolte portano in quella direzione. Le dichiarazioni sul rogo non hanno mai di fatto trovato alcun riscontro certo. Non è mai stato trovato alcun indizio che indicasse un possibile rapimento da parte di un gruppo di stranieri. Non solo nessuna di queste persone è mai stata identificata, ma non se ne hanno mai nemmeno trovato tracce di alcun tipo.

Per questo motivo il caso è passato dalla Procura di Cagliari alla Procura distrettuale antimafia. Se il caso era stato aperto come incendio doloso, ad oggi l’ipotesi è quella di omicidio e gli indagati sono i genitori della piccola. Le prove non sono ancora schiaccianti ed è necessario fare altre valutazioni e altre perizie in questa nuova direzione. I genitori al momento sono stati fermati per omicidio e la speranza delle autorità è che collaborino con la giustizia e confessino. Purtroppo per la piccola Esperanza l’epilogo è ancora peggiore di quanto si possa essere immaginato fino ad ora.

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