Nelle ultime settimane sono state numerose le segnalazioni di meduse luminose in Italia e per la precisione in Puglia (soprattutto nel Salento). Ma come mai la loro presenza è aumentata? Cosa bisogna fare se si viene punti da una di esse?

Perché sono così numerose?

Le meduse luminose, o pelagia noctiluca, sono piuttosto comuni nell’area mediterranea, ma ciò che è anomalo è la loro concentrazione nel mare della Puglia. I biologi sostengono che si tratta di un fenomeno ciclico, e la sua durata, generalmente, è breve, e sembra che ciò sia stato confermato anche dai pescatori della zona, tuttavia anche il riscaldamento dell’acqua può aver influenzato la loro presenza.

Sono anche i pescatori, oltre ai bagnanti, ad essere stati messi in difficoltà da questi animali, in quanto hanno visto diminuire la presenza dei pesci, in quanto le meduse si nutrono di piccoli esemplari. Per quanto riguarda turisti e vacanzieri, dovrebbero rinunciare a fare il bagno. La durata di tale fenomeno non è certa, ma si sa che anche ad aprile dell’anno corrente queste meduse sono state avvistate a Trieste. I bagnini stanno cercando di rimuovere questi animali, ma è assolutamente vietato ucciderle perché è illegale.

Come difendersi e cosa fare se si viene punti dalle meduse

Anche se si segnalano nel mare queste animali, c’è comunque chi non vuole rinunciare a nuotare, ma l’unico modo per evitare le meduse è non fare il bagno. Si deve tenere presente che le meduse non attacco e si dirigono verso l’uomo, ma accade il contrario. Il biologo Ferdinando Boero sottolinea che le meduse si spostano in verticale, stare in superficie e sul fondo, in quanto vanno dove le portano le correnti e quindi possono essere dovunque.

Le meduse luminose sono dotate di otto lunghi tentacoli retrattili, semitrasparenti ed urticanti, e se si viene punti da uno di essi si possono presentare sintomi come dolori, rossori, vesciche, bolle, bruciori, pruriti, etc. In alcuni casi, una puntura di medusa può causare anche lo shock anafilattico. Nel caso che si venga punti, è importante uscire dall’acqua, lavare la parte colpita con acqua di mare (per diluire le tossine), pulendo la pelle anche dai filamenti residui, usando un coltello o un oggetto di plastica rigida con la punta, e recarsi subito al pronto soccorso.

Non bisogna, invece, strofinare la parte colpita con le mani o la sabbia, e qualsiasi altra fonte di calore, non strofinare o grattare i punti, ed evitare i classici rimedi della nonna (meglio il cloruro di alluminio). E’ anche necessario tenersi lontano dal sole. Ci sono, poi, degli specifici accorgimenti a seconda del tipo di medusa, in quanto le tossine sono diverse e quindi è bene recarsi il prima possibile da un medico.

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