Oggi è la giornata X per l’Italia, che attende con apprensione le prossime misure che il governo deciderà di varare con il nuovo DPCM in arrivo. Un decreto difficile da varare perchè si sperava che non ci sarebbe più stata la necessità di misure drastiche e di lockdown, cosa invece purtroppo assolutamente reale. Alle 12.00 inizierà un lungo incontro che dovrebbe terminare alle 17.00 per decidere il da farsi e trovare un punto di incontro con le Regioni.

In arrivo il nuovo DPCM

Si era sperato fino all’ultimo che il DPCM del 25 ottobre potesse essere sufficiente e che due settimane di attesa non avrebbero visto la situazione complicarsi, ma purtroppo non è così. La continua crescita dei casi di contagio da Covid 19 ha richiesto un nuovo vertice tra governo e Regioni per varare una nuova ordinanza che dovrebbe vedere la luce tra stasera e domani.

Il Premier Giuseppe Conte però non vuole attuare alcun lockdown ma solo inasprire le misure già prese. Sembra infatti che il premier voglia lasciare alle regioni la libertà di decidere eventualmente di dichiarare delle zone rosse per tutelare la salute dei cittadini. Sarà infatti probabile che si intervenga con lockdown più mirati per cercare di arginare l’epidemia, senza fermare il paese.

Lo scontro su cui però il Governo deve decidere insieme alle regioni, riguarda il coprifuoco. Sembra che il Premier non voglia spingersi oltre le 21.00, ma i Governatori premono per imporre un coprifuoco nazionale alle ore 18.00. Un nodo molto critico che si spera possa essere sciolto nel pomeriggio magari trovando un compromesso.

Le prossime misure in arrivo

Se il coprifuoco è un nodo cruciale ed eventuali zone rosse di blocco totale sono in mano alle decisioni dei Governatori, è invece molto probabile che il Governo decida di chiudere le regioni, limitando la mobilità. Inoltre si prevede uno smartworking per i dipendenti statali ove possibile, la chiusura dei centri commerciali nel weekend. Anche i musei è probabile che vadano verso una chiusura.

Indipendentemente dal coprifuoco, molti sono però i governatori che hanno già preso misure più restrittive e che andranno ulteriormente ad inasprirle. Conte lascia questa libertà regionale, sia perchè i governatori hanno una maggiore visione della propria regione e sanno quale possa essere la scelta migliore, sia per attendere le due settimane dal DPCM del 25 ottobre.

Il Governo spera che le misure attuate già dal 25 ottobre con il primo DPCM, possano dare i loro frutti alla fine della prossima settimana. Se la curva del contagio davvero dovesse diminuire e si tornasse ad una situazione di controllo, si avrebbe una sicurezza in più sul da farsi e sull’eventuale attuazione di nuove misure restrittive. Ma al momento è presto per dirlo e soprattutto è necessario tutelare i cittadini dall’epidemia sempre crescente.

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